Biblioteche pubbliche, addio.
Pubblicato da Debora Billi alle 11:44 in Vita quotidiana
La notizia mi sembra un segnale di notevole importanza e gravità.
A partire dal 1 Ottobre, tutte le biblioteche pubbliche di Philadelphia chiuderanno per mancanza di fondi. Qui l'annuncio della direzione centrale.
Non pensiamo a una piccola cosa. Anzitutto, Philadelphia non è Las Vegas ma una città molto attiva da un punto di vista culturale, e la sua rete di biblioteche, la prima della Storia, è conosciuta ed apprezzata in tutti gli States. Secondo, la biblioteca pubblica in USA è un'istituzione molto più importante di quanto non sia qui da noi: moltissimi usano la Rete Internet gratuitamente dalle biblioteche, gli studenti vi trascorrono il tempo per studiare, ci sono sale dedicate agli anziani e altre per eventi come la promozione di libri e gli incontri con gli autori.
Philadelphia resterà senza biblioteche pubbliche, e d'altronde è logico visto che i libri (contabili) della metropoli sono finiti al Senato della Pennysyslvania per decidere il da farsi. Si tenta di salvare la città procrastinando il pagamento delle pensioni e licenziando 3000 dipendenti comunali, ma sarà difficile evitare la bancarotta.
Prima delle biblioteche, il sindaco ha dovuto chiudere il più grande parco metropolitano della Nazione, il Fairmount Park, per l'insostenibilità economica della sua manutenzione. Ha dovuto fare tagli ai servizi dei Vigili del Fuoco, ed eliminare l'assistenza pubblica ai bambini disagiati. E' curioso come, quando i governi locali non hanno più soldi, si perdano le cose davvero sostanziali e che fino ad un attimo prima si davano per scontate. Dice un cittadino su un forum:
Oh santo Cielo, avevo sempre pensato che, se davvero fosse successa una catastrofe, avrei almeno avuto le biblioteche pubbliche per collegarmi ad Internet. Questa crisi si prospetta peggiore di quanto avessimo immaginato...
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