martedì 22 settembre 2009

A picco


Il silenzioso Picco dei Picchi.




cervino
Quante volte abbiamo parlato qui del Picco del Petrolio?
Quante volte, negli ultimi anni, vi abbiamo prontamente informato, tutte le volte che qualche "organo", "ente", istituzione, Media, o personaggio politico prendeva posizione, di volta in volta minimizzando, negando, esorcizzando, ridicolizzando, ammettendo, posticipando, questo benedetto/maledetto Picco?
In ogni caso, a parlare OGGI del Picco del Petrolio, o di quello dell'Uranio o di quello di una qualunque risorsa si toccano nervi scoperti e si viene IMMEDIATAMENTE tacciati di catastrofisti, Cassandre, ignoranti etc etc etc.
E' quindi MOLTO curioso che un picco CLAMOROSO, di una risorsa certamente NON indispensabile ma non di meno ambitissima nel corso dei millenni sotto tutti i cieli, in tutti i contesti sociali, culturali e civili sia passato, tutto considerato, inosservato.
Pure, questa risorsa NON è stata sostituita da qualcosa di similare ANZI viene ricercata con furore ed intensità mai raggiunti prima. Nuovi produttori si affacciano all'orizzonte ed enormi sforzisono stati compiuti, affrontando costi monetari ed ambientali tremendi,  per aumentarne la produzione.
Tutto inutile.
Non solo il picco di questa risorsa è avvenuto, intorno al 2001ma il raddoppio delle quotazioni non è stato in grado che di rallentare il declino della produzione mondiale, attualmente intorno al 3% all'anno.
Sto parlando dell'ORO.
Sto parlando del PICCO DELL'ORO.
E sto parlando di UN FATTO.
Non una teoria.
Una risorsa, (un elemento, per meglio dire), che è stato forsennatamente ricercato durante tutta la storia dell'umanità ha raggiunto il suo apice produttivo e lentamente declina.
A dispetto dei Santi, dei Soldi profusi nella ricerca e, SOPRATUTTO,degli Economisti che continuano a spiegarci che quella del Picco è solo una teoria, che è solo questione di investimenti, che l'età della pietra non è finita per mancanza di pietra...etc etc etc.
Questo, tra parentesi, è un citatissimo luogo comune, che perdura da trenta anni, essendo nato da una frase dello sceicco Yamani: perchè non tutti i sassi sono adatti e le selci NON si trovano dappertutto, tanto che le prime tracce di commercio sono proprio quelle documentate da Selci, ovvero da SASSI che arrivavano da terre lontane.
Esattamente come con il petrolio, NESSUNO dei sedicenti esperti di cui sopra si è mai preoccupato di chiedere ad un Geologo non prezzolato come stessero davvero le cose.
Nel silenzio generale insomma, un picco era già evidente, inarrestabile, ma nessuno, NOI COMPRESI, ci aveva fatto caso.
Il Picco dell'oro E' UN FATTO, dicevo. E' STORIA.
Ed è passato quasi inosservato, benche qualcuno del settore se ne fosse accorto, già nei primi anni DOPO il raggiungimento del Picco.
Il massimo della produzione mondiale è stato raggiunto infattinel 2001.
Nonostante il quadruplicamento delle quotazioni, da 271 a oltre 1000 dollari, negli ultimi 8 anni la produzione globale è costantemente diminuita, benchè nuovi produttori si affacciassero prepotentemente sul mercato, in particolar modo la solita Cina che ha scavalcato il SudAfrica diventando il primo produttore mondiale.
 andamento produzione mondiale oro
Potete verificare da soli, ma ecco un grafico riassuntivo, tratto daquesto articolo.
Nell'articolo appena linkato vi sono anche altri dati interessanti.
Ad esempio un produttore storico come il Sudafrica, per oltre un secolo il leader assoluto ed incontrastato della classifica dei produttori, ha avuto un vero e proprio crollo della produzione, pari al38% nel periodo 2001-2009, ovvero circa un 6.6% all'anno.
Questo tasso, curiosamente è assai simile a quello previsto, calcolato e stimato per la fase successiva al raggiungimento del Picco del Petrolio ed è stato verificato in MOLTI distretti petroliferi, con importanti eccezioni in peggio, nei siti più intensamente e tecnologicamente sfruttati.
Grazie all'enorme parallelo aumento della produzione Cinese la produzione mondiale dell'oro è calata solo del 1.3% all'anno(dopo 115 anni di crescita continua) nonostante nello stesso periodo di tempo le quotazioni siano aumentate mediamente del 15% all'anno.
Nel periodo trascorso dal picco, sette anni per l'articolo citato, la produzione è calata del 12% mentre i prezzo sono aumentati del 225% (e, come visto, non è finita).
Possiamo dire quindi una cosa, una volta e per tutte.
LA TEORIA che, con i dovuti investimentila produzione di una risorsa non rinnovabile possa sempre seguire la domanda,ALLA PROVA DEI FATTI si è rivelata sbagliata.
NONOSTANTE massicci investimenti e una domanda elevata e crescente, dimostrata dall'aumento imponente delle quotazioni, la produzione è DIMINUITA e continua a diminuire.
Aspo ed i "Peak oilers" avevano ed hanno ragione.
Il NY Times , buona parte degli economisti, dei sedicenti e, ragionevolmente, prezzolati esperti e dei "decisori" avevano torto.
L'unica leva rimasta all'economia, per far incrociare domanda ed offerta è stata quella di "distruggere la domanda" tramite unaumento verticale dei prezzi.
Non essendo l'oro un bene indispensabile ma un bene rifugio questo non danneggia l'economia.
Resta il fatto che la stessa dinamica della produzione e dei prezzi si riscontrerebbe (e si riscontrerà)  dopo il picco di un bene indispensabile come il petrolio, con l'aggravante che la distruzione della domanda determinerebbe una parallela distruzione del'economia stessa, per la notevole rigidità della domanda, ampiamente dimostrata in questi anni.
Un eventuale crollo degli investimenti, come si è verificato in questi due anni, non può far altro che AGGRAVARE il calo della produzione, così AFFRETTANDO la distruzione dell'economia stessa quando domanda ed offerta torneranno ad incrociarsi.
Due teorie si sono silenziosamente scontrate davanti a noi.
Una ha perso, una ha vinto.
Il risultato è indubbio.
L'unico modo per negarlo è negare che la partita sia mai avvenuta.
Meglio ancora, ignorarla, contando sulla dominante inconsapevolezza dei termini (e della posta in gioco) della questione.
Questo è quanto è successo, succede e succederà, fino a che sarà possibile.
Almeno voi quattro lettori ora lo sapete.
La Realtà bussa alla porta, i nodi vengono al pettinela Storia siamo Noi, non ci sono più le mezze stagioni ed i castori stanno rosicando.
Ripeto: i castori stanno rosicando.
;o)

Un bel grazie a Blogsfere per l'ennesimo bell'articolo

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